Opera principale di Tommaso d'Aquino, composta
a partire dal 1266, organizzata in tre parti e rimasta interrotta alla
quaestio 90 della terza parte per la morte dell'autore (1274). La
S.T. venne completata in seguito da un
Supplementum composto da
Reginaldo da Piperno, basato sul commento giovanile di Tommaso alle
Sententiae di Pietro Lombardo. La sistemazione tomista costituisce il
più completo e complesso tentativo di esposizione ragionata della
teologica cristiana, ancora oggi fondamentale, cui concorsero in primo luogo gli
schemi della filosofia aristotelica, ma anche la tradizione platonica e
agostiniana. Il piano dell'opera fu determinato in base alla natura dell'oggetto
trattato, che è Dio. La parte I tratta di Dio quale principio creatore;
la parte II è relativa a Dio in quanto fine di ogni creatura; la parte
III contempla Cristo come mediatore, in quanto strumento, con i Sacramenti e la
Chiesa stessa da Lui istituita, della salvezza. Ogni parte era costituita da un
certo numero di
quaestiones, a loro volta ripartite in articoli. Di ogni
articolo vengono esposti gi argomenti contrari e, per ciascuno di essi, viene
fornita una confutazione.